De Havilland lancia il nuovo DHC-515 Firefighter

Fonte articolo: aerospacecue.it

 

Nasce il nuovo modello di Canadair: il DHC-515. L’annuncio della De Havilland Canada guarda al futuro della lotta agli incendi. Dopo due generazioni, l’azienda ha valutato la fattibilità tecnica ed economica del nuovo progetto orientato alla sotituzione delle vecchie flotte, diffuse in tutto il mondo. Vediamo quali sono le novità che verranno introdotte e qual è il retaggio proveniente dai due velivoli che lo precedono.

Tra i velivoli per missioni ad alto rischio, il famosissimo antincendio giallo è diventato ormai un’icona riconosciuta in tutto il Pianeta. Molti Paesi, tra i quali l’Italia, affidano la loro capacità antincendio ai cosiddetti Canadair. Dopo oltre 50 anni di servizio le flotte mondiali stanno cominciando ad accusare i colpi del tempo. Ecco perchè De Havilland Canada ha deciso di riproporre una versione aggiornata dell’iconico velivolo: nei prossimi anni entrerà in servizio il DHC-515.

La scelta ha trovato il favore sia del Governo canadese, a causa dell’influenza positiva dei Canadair sull’export del Paese, sia dei partner europei che si servono dei velivoli canadesi contro gli incendi. Infatti, proprio dall’Europa arrivano le prime lettere d’intenti per l’acquisto dei primi 22 esemplari. Queste consegne potranno essere finalizzate non prima della metà del decennio; la seconda trance è prevista invece, intorno al 2030.

Dopo l’acquisizione del programma Canadair CL nel 2016, l’azienda ha avviato nel 2019 il nuovo programma. L’assemblaggio dei Canadair tornerà negli stessi luoghi che hanno dato i natali ai due fratelli più grandi del DHC-515: il CL-215 prima e il CL-415 poi. La stessa De Havilland Canada stima che il nuovo programma permetterà l’assunzione di 500 persone in Alberta, consolidando uno dei capisaldi dell’industria aerospaziale canadese.

Video presentazione: DHC-515 Firefighter (vimeo.com)

https://vimeo.com/693746302/4c5151933d

Una così vasta platea di acquirenti deriva sicuramente dalla qualità mostrata sul campo dai Canadair canadesi. Le nuove specifiche promettono di non far rimpiangere i due modelli precendenti, anzi le prestazioni saranno migliorate grazie all’ausilio di sistemi sempre più innovativi e all’avanguardia. Concentriamoci quindi sui punti di forza, evidenziati dalla stessa De Havilland Canada:

  • Partiamo dai motori: i nuovi turboprop saranno più ecosotenibili grazie ad una riduzione di CO2 fino al 50%. A ciò va agguinto il vantaggio dei turboelica che permettono un consumo inferiore di carburante (dal 15% al 40%) rispetto a propulsori jet;
  • Come i modelli precendenti il DHC-515 presenta un’ala alta, più sicura in contesti montuosi;
  • Nuova avionica integrata per migliorare la situational awareness durante la missione, cioè la consapevolezza dello scenario in cui si opera;
  • Riempimento dei serbatoi in 12 secondi con acqua dolce o salata, riuscendo a fornire quasi 700.000 litri al giorno (circa il doppio rispetto ad altri velivoli);
  • Distribuzione di acqua sottoforma di gocce multiple in rapida successione, che soffocano l’incendio;
  • Supporto logistico per l’intero ciclo di vita del velivolo grazie all’OEM (Original Equipment Manufacturer).

In un contesto mondiale caratterizzato dal riscaldamento globale, il rischio di incendio è sempre più alto. Negli ultimi anni sono aumentati a dismisura gli ettari di bosco cancellati dalle fiamme: non solo nei mesi estivi. I periodi di siccità, anche durante l’inverno, rendono il terreno “fertile” per la propagazione degli incendi. Le strategie che si possono intraprendere sono in primo luogo votate alla prevenzione, purtroppo ancora largamente carente. Invece, agire a posteriori richiede macchine eccezionali per fronteggiare i fronti di fiamma: il Canadair DHC-515 è una di queste.

“Poiché gli effetti del cambiamento climatico continuano ad avere un impatto sui paesi di tutto il mondo, la CCC e il governo del Canada sono orgogliosi di stare al fianco di De Havilland Canada nel fornire questa soluzione di classe mondiale ai nostri partner e alleati dell’UE. Non vediamo l’ora di sostenere DHC quando altri governi che desiderano acquistare questi aerei antincendio di nuova generazione si faranno avanti”

Bobby Kwon, presidente e amministratore delegato della Canadian Commercial Corporation (CCC)