Invaso e diga di Occhito sul Fortore
Fonte: bonificacapitanata.it
Capacità idrica
Disponibilità idrica 2024
Nozioni generali sulle dighe
Elementi principali della diga
(1) Altezza della diga: è la differenza tra la quota del piano di coronamento e quella del punto più depresso dei paramenti.
(2) Quota di massimo invaso: è la quota massima a cui può giungere il livello dell’acqua dell’invaso ove si verifichi il più gravoso evento di piena previsto, escluso la sopraelevazione da moto ondoso.
(3) Quota massima di regolazione: è la quota del livello d’acqua al quale ha inizio, automaticamente, lo sfioro degli appositi dispositivi.
(4) Altezza di massima ritenuta: è il dislivello tra la quota di massimo invaso e quella del punto più depresso dell’alveo naturale in corrispondenza del parametro di monte.
(5) Franco: Dislivello tra la quota del piano di coronamento e quella di massimo invaso.
(6) Franco netto: dislivello tra la quota del piano di coronamento e quella di massimo invaso, aggiunta a questa la semiampiezza della massima onda prevedibile nel serbatoio.
(7) Volume totale di invaso: capacità del serbatoio compresa tra la quota di massimo invaso e la quota minima di fondazione; per le traverse fluviali è il volume compreso tra il profilo di rigurgito più elevato, indotto dalla traversa, ed il profilo di magra del corso d’acqua sbarrato.
(8) Volume utile di regolazione: quello compreso fra la quota massima di regolazione e la quota minima del livello d’acqua alla quale può essere derivata, per l’utilizzazione prevista, l’acqua invasata.
(9) Volume di laminazione: quello compreso fra la quota di massimo invaso e la quota massima di regolazione ovvero, per i serbatoi specifici per laminazione delle piene, tra la quota di massimo invaso e la quota della soglia inferiore dei dispositivi di scarico.
(10) Volume di invaso: Il volume d’invaso è pari alla capacità del serbatoio compreso tra la quota più elevata delle soglie sfioranti degli scarichi o della sommità delle eventuali paratoie e la quota del punto più depresso del paramento di monte.
Aspetti tecnici e costruttivi
La seconda parte del Regolamento dighe (DPR 1363/59) tratta espressamente le norme tecniche, per il calcolo e la costruzione, dei diversi tipi di dighe. Le vigenti norme tecniche, emanate con DM 24 marzo 1982, riportano la seguente classificazione delle dighe:
Dighe murarie
- a gravità (ordinaria, a speroni, a vani interni)
- a volta ( ad arco, arco/gravità, a cupola,)
- a volte o solette, sostenute da contrafforti
Dighe di materiali sciolti
- di terra omogenea
- di terra e/o pietrame, zonate, con nucleo di terra per la tenuta
- di terra permeabile o pietrame, con manto o diaframma
Sbarramenti di tipo vario
Traverse fluviali
Dighe murarie a gravità
La struttura della diga è ad asse planimetrico rettilineo o a debole curvatura, con profilo trasversale fondamentale triangolare a sezioni orizzontali piene.
La resistenza alla spinta dell’acqua – ed eventualmente del ghiaccio ed alle azioni sismiche – è sopportata per effetto del solo peso proprio.
Dighe murarie a volta
Per le dighe ad arco, la resistenza alla spinta dell’acqua – ed eventualmente del ghiaccio ed alle azioni sismiche – è sopportata in grande prevalenza per effetto della curvatura longitudinale (arco).Per le dighe ad arco/gravità, invece, la resistenza alla spinta dell’acqua – ed eventualmente del ghiaccio ed alle azioni sismiche – è sopportata sia per effetto della curvatura longitudinale (arco) sia per il peso proprio della sezione trasversale (mensola)
Dighe di materiali sciolti
Il rilevato è formato con materiali litici sciolti. La resistenza alla spinta dell’acqua – ed eventualmente del ghiaccio ed alle azioni sismiche – è sopportata per effetto del solo peso proprio. Il dispositivo di tenuta è formato con materiali litici appropriati ovvero con materiali artificiali.
Traverse fluviali
La struttura di sbarramento è costituita da paratoie sostenute da pile che determinano un rigurgito contenuto nell’alveo del corso d’acqua.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.