AIB (antincendio boschivo): requisiti, rischi e DPI

 

Visite mediche per operatori AIB

L’Accordo tra Governo, Regioni, Province, Comuni e Comunità montane concernenti i requisiti minimi psicofisici e attitudinali e i Dispositivi di Protezione Individuale ­ DPI relativi agli operatori, ivi compresi gli appartenenti alle organizzazioni di volontariato, da adibire allo spegnimento degli incendi boschivi, sancito dalla Conferenza Unificata nella seduta del 25/07/2002 che prevede quanto segue:

  1. Per i volontari non impegnati direttamente sul fronte fuoco il requisito minimo da richiedere è la sana e robusta costituzione fisica, la cui certificazione può essere rilasciata dal medico di famiglia;
  2. per i volontari da impegnare direttamente sul fronte fuoco, ferma restando la facoltà del medico, ove lo ritenga necessario, di richiedere esami strumentali specifici o di laboratorio e attivare consulenze specialistiche, costituisce requisito minimo la certificazione di idoneità alla mansione, da rilasciarsi a cura del medico competente, ove previsto, o da altra autorità sanitaria competente, secondo il seguente protocollo sanitario minimo:
  • visita medica generale con esame anamnestico e redazione cartella clinica individuale;
  • misura dell’acuità visiva;
  • spirometria semplice;
  • audiometria;
  • elettrocardiogramma;
  • esami ematochimici (es. emocromocitometrico, indicatori di funzionalità epatiche e renale, glicemia) ed esame standard delle urine;
  • vaccinazione antitetanica.

 

Rischi specifici delle attività AIB

Durante l’attività AIB l’operatore è esposto a tre categorie di rischi:

1. Rischi determinati dall’operare nell’ambiente bosco:

  • Rischi biotici: punture di insetti, morsi di animali/serpenti, lesioni o ferite procurate dalla vegetazione;
  • Rischi climatici: freddo, caldo, vento e altri eventi meteorologici;
  • Rischi dovuti alle caratteristiche del terreno: pendenza e accidentalità che determinano cadute, perdita di equilibrio, scivolamento, caduta di sassi e tronchi dall’alto per rotolamento;

2. Rischi tipici del lavoro forestale legati all’utilizzo di attrezzature e macchine. Danni e ferite dovuti ad incidenti stradali o all’impiego di macchine e attrezzi {motoseghe, attrezzi da taglio);

3. Rischi specifici dell’AIB, determinati dalla necessità di intervenire in presenza di calore e fumo.

Per poter operare in sicurezza ed agire correttamente, l’operatore deve indossare gli specifici Dispositivi di Protezione Individuale e deve essere adeguatamente formato, informato ed addestrato. Non deve essere inoltre tralasciata la valutazione dei tempi di lavoro delle unità operative (DOS, ROS, Operatore AIB, ecc.).

 

DPI (Dispositivi di Protezione Individuale)

Per dispositivo di protezione individuale si intende, come definisce l’art, n. 74 comma 1 del D.Lgs. 81/08, “qualsia sia attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo”.

I DPI devono essere contrassegnati con il marchio CE rilasciato da un Organismo di controllo accreditato a livello europeo CE per antincendio boschivo e classificato in 3° Cat.

Durante le operazioni di estinzione degli incendi boschivi, gli operatori che intervengono sono esposti a rischio di ustioni, abrasioni, ferite, traumi, malori, intossicazione per inalazione di fumi, danni all’apparato respiratorio, punture di insetti e morsi di animali. È’ assolutamente necessario, quindi, che tutti gli operatori debbano essere dotati di specifica preparazione professionale, di certificati di idoneità fisica ed equipaggiati con adeguati dispositivi di protezione individuale.

Gli operatori in attività di anti incendio boschivo devono essere opportunamente equipaggiati in modo da essere protetti da contatti con fiamme e/o da corpi surriscaldati o in combustione e dal calore radiante o convettivo che potrebbe raggiungere la superficie corporea. Allo stesso tempo devono essere consentiti lo svolgimento dell’attività propria dell’operatore e lo smaltimento del calore corporeo prodotto a seguito dell’attività fisica senza che siano arrecati disagi che possano affaticare l’operatore limitandone la sua attenzione. Non devono essere ostacolati, inoltre, i movimenti e la percezione sensoriale.

È importante che I DPI indossati dal personale AIB siano di III Categoria perché in questa attività sono presenti rischi, primo fra tutti quello d’ustione e intossicazione da fumo, che possono determinare danni gravi, invalidanti e mortali.

L’equipaggiamento per AIB, di terza categoria, si compone di:

Tuta: Normalmente intera (ma può essere spezzata, giacca + pantalone) e prodotta con tessuti ignifughi. La tuta deve limitare il passaggio del flusso di calore verso l’interno e far sì che tale passaggio sia graduale in modo da consentire all’operatore di percepire il calore, e quindi il pericolo, allontanandosi prima di riportare dei danni. Le tute devono proteggere in modo particolare le zone più a rischio dal punto di vista estetico o funzionale (perineo, articolazioni) e devono, inoltre, permettere il passaggio del calore prodotto dal corpo verso l’esterno.

 

 

 

 

 

 


Guanti: Solitamente in pelle con parti di tessuto ignifugo. Devono proteggere da lesioni o abrasioni e devono impedire ii contatto di materiale incandescente con la cute. Devono avere polsini lunghi per ricoprire parte della manica della tuta.

 


Casco: Protegge il capo dai danni provocati da materiale caduto dall’alto o da urti accidentali. Deve essere di materiale resistente alle alte temperature. Per proteggere il viso è necessario fare uso di passamontagna sotto-casco in tessuto ignifugo.

 


Occhiali: Proteggono gli occhi dal fumo. Sono occhiali del tipo a maschera in gomma, stampata in un solo pezzo, con nervature di rinforzo, devono garantire una perfetta conformazione per qualsiasi forma del viso. Devono poter essere utilizzati con gli occhiali da vista.


Maschera o semi-maschera con filtri idonei AIB: Dispositivo che deve essere a disposizione dell’operatore per indossarlo in caso di necessità e quando la presenza di fumo può determinare una situazione di grave rischio. Deve permettere una buona tenuta sul viso, essere leggero e facilmente e velocemente indossabile con qualsiasi tipo di casco, deve consentire un’ampia visibilità e avere un sistema antiappannante nel caso sia a pieno facciale. Importante la conservazione e la manutenzione dei filtri che devono essere adeguatamente scelti per le sostanze volatili presenti in un incendio boschivo.

 

Stivali: Proteggono il piede e la caviglia. Devono quindi essere alti, resistenti al calore, dotati di suola antiscivolo, resistente alle fiamme, ad egenti tipo olio ed idrocarburi e punta anti-schiacciamento.

L’equipaggiamento individuale deve essere completato da un cinturone in cuoio o in tessuto ignifugato che ha la funzione di agevolare il trasporto di occhiali e maschera antifumo, della borraccia dell’acqua e di una lampada portatile, indispensabile durante le operazioni notturne.