AIB (antincendio boschivo): le cause degli incendi boschivi

Fonte: Servizio Protezione Civile regione Puglia

Tipi di incendio

  • INCENDIO DI SUPERFICIE o RADENTE: Incendio che si propaga consumando gli strati bassi della vegetazione (foglie secche, rami morti, erbe e arbusti del sottobosco. Può assumere velocità molto sostenuta.

 


  • INCENDIO DI CHIOMA: Incendio che si propaga di chioma in chioma, difficile e pericoloso da controllare. Raggiunge altezze e velocità molto sostenute.

 

 


  • INCENDIO DI INTERFACCIA: Incendio che interessa le aree di interconnessione tra la struttura antropizzata e le aree naturali.
 

 

  • INCENDIO SOTTERRANEO: Questo tipo di incendi si sviluppa sotto la superficie del suolo, bruciando radici ed altro materiale organico presente nel sottosuolo. Si tratta di un incendio caratterizzato dall’assenza di fiamma viva, poca emissione di fumo, bassissima intensità di combustione che quindi risulta lenta per la scarsa presenza di comburente.

  • INCENDIO DI BARRIERA: è l’unione dell’incendio radente con l’incendio delle chiome, formando così una barriera di fuoco distruttiva.

Cause

Gli incendi boschivi possono essere classificati in base alle cause che ne determinano l’innesco. Per causa si intende l’origine del fenomeno . La motivazione è, invece, l’espressione dei motivi che inducono un individuo a compiere una determinata azione.

  • INCENDI NATURALI: Si verificano molto raramente e sono causati da eventi propri della natura e quindi inevitabili (es i fulmini)
  • INCENDI COLPOSI O INVOLONTARISono causati da comportamenti umani non finalizzati alla specifica volontà di arrecare danno. La colpa si configura quando si opera con negligenza, imprudenza o imperizia, spesso in violazione di norme e regolamenti:
    • Attività agricole e forestali : Il fuoco viene largamente impiegato per bruciare le stoppie, per distruggere i residui vegetali provenienti da lavorazioni agricole e forestali, per rinnovare i pascoli e gli incolti.  Purtroppo tali operazioni vengono effettuate in aree in cui le superfici agricole sono contigue a boschi ed incolti che costituiscono facile preda del fuoco e in periodi che, per ragioni climatiche, coincidono spesso con quelli di maggior rischio per gli incendi boschivi.
    • Abbandono di mozziconi di sigarette e fiammiferi : Cerini e mozziconi di sigarette abbandonati o lanciati imprudentemente lungo i sentieri, le piste forestali, le strade rotabili e le linee ferroviarie possono cadere sull’erba secca o altri residui vegetali presenti e provocare l’innesco del fuoco anche per effetto degli spostamenti d’aria provocati dai veicoli o dal vento.
    • Attività ricreative e turistiche, lanci di petardi e razzi, uso di apparecchi di vario genere, bruciature di rifiuti in discariche abusive, cattiva manutenzione di elettrodotti: Una quota di incendi colposi si origina da bruciature di rifiuti in discariche abusive, eventualmente presenti in prossimità o all’interno delle aree boscate. Tali incendi possono interessare estese e significative aree boscate, con danni al paesaggio e all’equilibrio idrogeologico e problemi di ordine igienico e sanitario.  Sono compresi in questa classe anche gli incendi provocati da:  scintille che si originano dall’attrito degli impianti frenanti dei treni sui binari e  variazioni di tensione sulle linee elettriche o rottura e conseguente caduta al suolo di conduttori di impianti ad alta tensione.
  • INCENDI DOLOSI O VOLONTARI: Esprimono la deliberata volontà di arrecare danno al bosco e all’ambiente.
    • Ricerca di un profitto: spesso gli incendi dolosi derivano dalla previsione errata che le aree boscate distrutte dal fuoco possano essere utilizzate successivamente a vantaggio di interessi specifici, connessi alla speculazione edilizia, al bracconaggio, all’ampliamento della superficie agraria. In altri casi essi sono riconducibili alla prospettiva di creare occupazione nell’ambito delle attività di vigilanza antincendio, di spegnimento, di ricostituzione boschiva.
    • Proteste e risentimenti: manifestazioni di protesta e risentimento nei confronti di privati o della Pubblica Amministrazione e dei provvedimenti da essa adottati, quali l’istituzione di aree protette. In altri casi si tratta di azioni volte a deprezzare aree turistiche, o ancora da ricondurre a problemi comportamentali, quali la piromania e la mitomania.
    • Cause dolose non definite: le cause dolose non definite sono quelle riconducibili sicuramente ad atti volontari ma non classificabili con certezza secondo il fine perseguito dall’autore, per la mancanza di precisi ed oggettivi riscontri.
  • INCENDI DUBBI: Sono quelli per i quali non è possibile l’attribuzione certa di una causa.

Fattori predisponenti

I fattori predisponenti degli incendi boschivi sono gli elementi che favoriscono l’innesco e concorrono alla propagazione del fuoco. Tali elementi, necessari per l’elaborazione degli indici di previsione del rischio incendio, sono così classificati:

  1. Caratteristiche della vegetazione: facilità di accensione (infiammabilità) e velocità di combustione;
  2. Condizioni Climatiche: vento, umidità e temperatura;
  3. Morfologia del terreno: pendenza ed esposizione.

Danni

Un incendio si configura come un allarme ambientale, andando ad incidere su  vegetazione,  fauna, suolo, atmosfera e paesaggio. L’entità del danno dipende dall’andamento del fronte di fiamma (velocità, avanzamento, altezza, lunghezza di fiamma, profondità del fronte), e dalle caratteristiche dell’ambiente interessato dall’incendio.

I principali danni ambientali causati dagli incendi sono:

  • deterioramento del suolo
  • scomparsa di biodiversità
  • degrado ecologico
  • perdita di produzioni legnose e non legnose
  • disordine idrogeologico
  • cambiamenti climatici dovuti alle emissioni di anidride carbonica
  • inquinamento da fumi
  • distruzione della fauna